Per salvaguardare il nostro territorio e l'ambiente.

Più corsie, più traffico, meno qualità di vita.

Su cosa voteremo il 24 novembre?

Si voterà su sei progetti di ampliamento autostradale: due nel Canton Berna (6 e 8 corsie), uno a Basilea (tunnel sotto il Reno), uno a Sciaffusa (secondo tunnel), uno a San Gallo (secondo tunnel e bretella) e uno tra Ginevra e Coppet-Nyon (6 corsie). Nella zona di Sciaffusa, per fare un esempio, non ci sono particolari problemi di traffico: le 4 corsie previste nei due tunnel porterebbero più traffico pesante internazionale sulla A4 in direzione del Gottardo! In generale, l'aumento della capacità causerebbe un incremento del traffico, gli ingorghi non sparirebbero, si sposterebbero semplicemente all’entrata di paesi e città. Inoltre, i costi sarebbero elevatissimi e terreni agricoli e aree naturali andrebbero persi.

Il potenziamento della A2 tra Lugano e Mendrisio (PoLuMe), prevede nelle ore di punta l’uso della corsia d’emergenza, di cui però alcuni tratti sono sprovvisti, ad esempio tutte le gallerie. Si dovrebbero perciò costruire 4 nuovi tunnel, ampliarne altri 4, allargare il ponte-diga di Melide e creare due semisvincoli a Melano e Grancia. I lavori durerebbero 15 anni, causando disagi a residenti e traffico. Il progetto non sarà votato il 24 novembre perché ancora in fase di affinamento, ma USTRA (l’Ufficio federale delle strade) conta di portarlo a Berna al più presto.

L’ampliamento delle autostrade peggiorerebbe l’effetto imbuto, con il traffico che tracimerebbe sulle strade cantonali e comunali. USTRA e la Commissione regionale dei trasporti del Mendrisiotto ammettono che ad esempio in Ticino le auto, arriverebbero più rapidamente a Mendrisio e Chiasso, ma troverebbero sbocchi insufficienti sulle strade locali, causando colonne e ingorghi. Anche a Lugano, ci sarebbe un aumento del traffico alle uscite della A2 e in città, come teme anche la municipale Karin Valenzano Rossi che, sul CdT del 3.02.2024, dichiarava che “Il previsto PoLuMe, fatto salvo forse uno sfogo iniziale sul Pian Scairolo, potrebbe domani determinare un carico ancora maggiore anche per la città”.

Perché l'ampliamento è un errore

L'ampliamento delle autostrade non risolve i problemi di traffico, anzi, li aggrava. Vi spieghiamo perché:

Aumento del traffico indotto

Ogni volta che si amplia una strada o si aggiungono corsie, si crea un fenomeno chiamato "traffico indotto". Le nuove infrastrutture attirano più automobilisti, facendo crescere il numero di veicoli in circolazione. Studi accademici dimostrano che un ampiamento della capacità delle autostrade non risolve i problemi causati dalle congestioni. Dopo pochi anni, la nuova autostrada è di nuovo congestionata come prima con l’aggravante che il traffico è aumentato sia sull’autostrada che sulle strade principali.

Danno ambientale e impatto climatico

L'espansione delle autostrade va contro gli obiettivi climatici della Svizzera. Il settore dei trasporti rappresenta circa un terzo delle emissioni di CO₂ nel paese, e l'ampliamento delle strade favorisce l'uso dei veicoli privati, che aumentano le emissioni. Per raggiungere l'obiettivo di ridurre le emissioni del 57% entro il 2040 e del 100% entro il 2050, è necessario limitare l'uso delle auto, non incentivarle. Con le auto elettriche diminuirà l’inquinamento da CO2 ma rimarrà quello dovuto all’usura di pneumatici, freni e asfalto all’origine delle emissioni di particolato.

Disagi prolungati per la popolazione

Uno degli aspetti meno discussi dell'ampliamento è il lungo periodo di cantieri. Per esempio, i lavori previsti tra Mendrisio e Lugano, a partire dal 2030, durerebbero circa 15 anni, causando disagi continui per la popolazione. In questo arco di tempo, la vita quotidiana sarebbe messa a dura prova da chiusure temporanee di strade o corsie autostradali, deviazioni, andirivieni continui di mezzi pesanti, con un impatto molto negativo su mobilità e qualità dell’aria.

Effetti negativi sulla qualità della vita

L’aumento della capacità della A2 porterebbe più traffico nelle zone già congestionate: la mattina nel Luganese, la sera nel Mendrisiotto, peggiorando la qualità della vita di chi vive lungo l’autostrada ma anche lungo le strade comunali e cantonali. Queste strade dovrebbero accogliere il traffico che, reso più fluido dalla terza corsia, arriverebbe più rapidamente e in maggior quantità alle uscite, formando colonne che sarebbero smaltite a fatica dalla rete stradale esistente: l’Ufficio federale delle strade (USTRA) amplia l’autostrada e i comuni devono ampliare le loro strade? In un territorio già saturo di vie di comunicazione? Ambiente, paesaggio e qualità della vita non ne trarrebbero certo beneficio!

Impatto sul turismo

Il turismo, un settore vitale per la Svizzera e il Ticino, potrebbe subire ripercussioni. Alcune zone del Mendrisiotto e del Luganese, attrattive per il loro paesaggio, in particolare lungo le rive del lago, rischiano di perdere visitatori a causa dei lunghi cantieri che causerebbero code e rallentamenti e potrebbero dissuadere i turisti dal visitare queste aree. È verosimile che in molti sceglierebbero destinazioni meno congestionate e più accessibili. Questo avrebbe un impatto economico negativo su ristoranti, alberghi e attività locali.

Alternative migliori

L'ampliamento delle autostrade non è la soluzione. Continuare a investire in trasporti pubblici più efficienti, promuovere la mobilità sostenibile, il carpooling, incentivare con convinzione il trasporto aziendale, sostenere il telelavoro, sono strategie che possono ridurre il traffico senza aumentare le infrastrutture. Ridurre il numero di auto sulle strade non solo migliora la qualità dell'aria, ma favorisce una mobilità meno invasiva e più sicura. L’incremento dell’offerta del trasporto pubblico dopo l’apertura della galleria del Ceneri ha già avuto come effetto la diminuzione del 10% del traffico durante i periodi di punta al mattino verso Nord e alla sera verso Sud.

Bissone

L’entrata autostradale di Bissone prevede due nuovi tubi lunghi 300 m, larghi 20m ed alti 12 m che dal ponte-diga entrerebbero in galleria a metà montagna. Di proporzioni mastodontiche, creerebbero un ecomostro che taglierebbe in due il paese mettendo in ombra una ventina di proprietà. A questo si aggiungerebbero una strada di aggiramento e strade comunali, tutte concentrate nello stesso punto. Un vero e proprio caos edificatorio, per non parlare del cantiere che durerebbe 7-8 anni.

Il potenziamento della A2 tra Lugano e Mendrisio, previsto a partire dal 2030, porterebbe anni di cantieri, più traffico sulle strade locali, con disagi e inquinamento dell’aria e fonico per chi lungo quelle strade vive.

— Grazia Bianchi, Cittadini per il territorio

Mendrisio

Il traffico, reso più fluido dalla terza corsia, la sera arriverebbe più velocemente all’uscita di Mendrisio tracimando sulle strade locali che non sarebbero in grado di smaltirlo in tempi ragionevoli. Le colonne sarebbero ininterrotte dall’ultimo tratto della A2, fino allo svincolo e alle strade cantonali e comunali che sarebbero più intasate di oggi. Lo stesso succederebbe a Lugano la mattina. Come si ovvierebbe a questa situazione? Ampliando anche le strade locali?!

Fatti e dati sull’espansione

Gli studi dimostrano che l’ampliamento delle autostrade non è una soluzione sostenibile. Ecco i dati più rilevanti:

Il problema del traffico locale

Secondo i dati mostrati da USTRA per il progetto POLUME, il 72% del traffico sull'autostrada a Maroggia è di origine locale, mentre il 28% è di transito. Queste percentuali nascondono il contributo del traffico frontaliere e insinuano con “locale” l’idea che provenga dal Mendrisiotto. Il censimento del traffico frontaliere del 2022 mostra, invece, che oltre il 50% del traffico tra Mendrisio e Lugano proviene dall'Italia.

Impatto climatico e ambientale

Il settore dei trasporti è l’unico in cui le emissioni di CO₂ non sono diminuite in modo significativo negli ultimi anni. L'espansione delle autostrade non solo aumenta le emissioni, ma contribuisce anche alla perdita di terreni agricoli e aree verdi, creando barriere per la fauna selvatica. In aree come quella tra Nyon e Ginevra, l’ampliamento proposto distruggerà habitat naturali protetti.

Cantieri interminabili

Il progetto di ampliamento tra Mendrisio e Lugano comporterà anni di lavori, con cantieri che dureranno fino a 15 anni. Durante questo lungo periodo, gli abitanti saranno costretti a convivere con ingorghi, deviazioni, e un generale degrado della qualità della vita. Il rumore e l'inquinamento aumenteranno, rendendo la zona meno attrattiva sia per i residenti sia per i turisti.

Costi sociali ed economici

L'investimento previsto per l'ampliamento delle autostrade ammonta a circa 5.3 miliardi di franchi per il prossimo quadriennio ed è oggetto di questo referendum. Nei prossimi decenni tali investimenti potrebbero raggiungere i 35 miliardi. Questi fondi potrebbero essere meglio spesi per sviluppare infrastrutture sostenibili, come potenziare le reti di trasporto pubblico, piste ciclabili e incentivi per la mobilità condivisa. Inoltre, il traffico e l'inquinamento hanno costi sociali altissimi, stimati in circa 10 miliardi di franchi all’anno, che ricadono su tutta la collettività.

Effetto sulla salute pubblica

L'inquinamento atmosferico, generato dal traffico automobilistico, è uno dei principali fattori di rischio per la salute nelle aree urbane. Le emissioni di particolato fine (PM10 e PM2.5) e di ossidi di azoto (NOx) contribuiscono a malattie respiratorie e cardiovascolari. L’ampliamento delle autostrade, con il conseguente aumento del traffico, peggiorerà ulteriormente la qualità dell'aria, aumentando i rischi per la salute, soprattutto per bambini, anziani e persone già vulnerabili. Questo impatto si fa sentire già oggi in modo particolare nelle zone dove il traffico è già congestionato. Le autostrade sono una fonte continua di inquinamento nel Luganese e nel Mendrisiotto, dove i limiti fissati dalla legge sono superati più volte all'anno.

La congestione non è risolta dall'espansione

Molti studi a livello mondiale dimostrano che espandere la capacità stradale non risolve il problema degli ingorghi a lungo termine, poiché strade più ampie attraggono più veicoli, creando un circolo vizioso di congestione crescente. È il principio del "traffico indotto" già citato, che fa sì che nuove strade vengano rapidamente saturate, vanificando qualsiasi beneficio previsto dall'ampliamento. Anziché risolvere il problema, l'espansione rischia di portare più auto nelle aree urbane, aumentando il traffico locale e peggiorando la situazione nelle località limitrofe.

Barriere per la fauna selvatica

L’espansione delle infrastrutture stradali crea ulteriori ostacoli per la fauna selvatica, che si trova impossibilitata a spostarsi liberamente tra le diverse aree naturali. Le autostrade frammentano gli habitat, riducendo la biodiversità e creando un pericolo per gli animali che tentano di attraversare le strade. Anche le misure compensative come i ponti verdi non riescono a evitare completamente i danni causati dalla perdita di habitat.

Rallentamento della transizione ecologica

L'investimento di miliardi di franchi nell’ampliamento delle autostrade distoglie risorse che potrebbero essere destinate alla transizione ecologica, rallentando lo sviluppo di un sistema di trasporti ancora più sostenibile. La Svizzera si è posta obiettivi climatici ambiziosi per il 2040 e il 2050, ma l'espansione stradale va nella direzione opposta, promuovendo ancora il traffico motorizzato privato. Questa scelta potrebbe andare a discapito dell’uso del trasporto pubblico, vanificando gli sforzi fatti negli ultimi anni.

Rischio di dipendenza dalle automobili

L’espansione delle infrastrutture stradali crea ulteriori ostacoli per la fauna selvatica, che si trova impossibilitata a spostarsi liberamente tra le diverse aree naturali. Le autostrade frammentano gli habitat, riducendo la biodiversità e creando un pericolo per gli animali che tentano di attraversare le strade. Anche le misure compensative come i ponti verdi non riescono a evitare completamente i danni causati dalla perdita di habitat.

Deprezzamento immobiliare

L'aumento del traffico causato dall'espansione delle autostrade può portare a una diminuzione del valore immobiliare nelle zone circostanti. Il rumore costante, l'inquinamento e la congestione rendono meno attrattive le aree residenziali vicine, con conseguente calo del valore delle abitazioni. Questo può penalizzare i proprietari di immobili e rendere più difficile vendere o affittare case in queste zone.

Incremento del rumore ambientale

Oltre all'inquinamento atmosferico, l'espansione delle autostrade porta inevitabilmente a un aumento dell'inquinamento fonico. Questo peggiora la qualità della vita dei residenti che vivono vicino a queste infrastrutture. L'elevato livello di rumore costante può causare problemi di salute, tra cui disturbi del sonno, aumento dello stress e problemi cardiovascolari.

Sovraccarico dei trasporti pubblici locali

Incoraggiando un maggiore utilizzo delle autostrade, il trasporto pubblico può risentirne, con un minore utilizzo e ridotti investimenti a favore della mobilità sostenibile. Se le risorse vengono allocate principalmente per strade e autostrade, il potenziamento dei trasporti pubblici potrebbe essere rallentato, con conseguenze negative per chi dipende da questi servizi.

Erosione delle politiche urbane sostenibili

L’ampliamento delle autostrade contraddice le politiche di molte città che stanno cercando di ridurre l'uso dell'auto e incentivare modalità di trasporto più ecologiche. Investire nelle infrastrutture stradali potrebbe ridurre la volontà politica di implementare altre misure sostenibili, come la costruzione di reti ciclabili o il miglioramento della qualità del trasporto pubblico.

Riduzione degli spazi verdi

L’espansione delle autostrade spesso avviene a scapito di spazi verdi e terreni agricoli. La perdita di queste aree verdi riduce gli spazi per il tempo libero e l’attività fisica, con conseguenti impatti negativi sulla qualità della vita e sull'ambiente naturale locale. Inoltre, la cementificazione riduce la capacità delle aree di assorbire acqua piovana, contribuendo al rischio di inondazioni. Non da ultimo vanno perse preziose superfici per la produzione agricola

Impatto economico sulla collettività

L’espansione delle autostrade potrebbe generare ulteriori costi per la società. Il mantenimento delle infrastrutture stradali richiede continui investimenti. Si stima che i costi esterni associati al traffico (inquinamento, incidenti, danni alla salute e all'ambiente) ammontino a circa 10 miliardi di franchi all'anno in Svizzera, gran parte dei quali non è coperta direttamente dagli utenti delle strade ma grava sulla collettività. Il Consigliere Federale Rösti vuole ritardare la pubblicazione dei costi ambientali, sociali ed economici causati dal traffico a dopo la votazione del 24 novembre!

Testimonianze

“Le aree verdi, agricole o naturali, devono essere protette. Soprattutto nelle zone urbane e periurbane, fauna e flora sono sotto pressione. L'ampliamento autostradale provocherebbe una perdita irreversibile di habitat naturali e zone verdi."

Marta Wastavino
Biologa

“Per vivere meglio e nell'interesse dei nostri figli e nipoti diciamo basta alla follia della costruzione di nuove autostrade, che aumentano il traffico inquinando l'aria e i terreni naturali."

Rolando Bardelli
Medico

“Ampliare le autostrade non è un atto innocente, ma piuttosto favorisce il traffico privato che a sua volta favorisce l’edificazione diffusa fuori dai centri abitati. Questo genera una società socialmente isolata e danneggia il paesaggio e le sue risorse. Io dico NO.”

Vasco Medici
Architetto

“Espandere le autostrade aumenta traffico ed emissioni, riducendo spazio per vivere. Serve un cambio di rotta: investire in soluzioni che preservino o recuperino aree verdi per un futuro sostenibile alle prossime generazioni.”

Simona Fumagalli
Gruppo No-terzacorsia-A2

“Oltre alle soluzioni tecniche proposte, devastanti per il territorio, mi interroga l'approccio al problema. La soluzione al traffico andrebbe cercata alla radice, rivedendo le logiche che governano lo spostamento di persone e merci.”

Carlo Romano
Architetto

“L’ampliamento delle autostrade distrugge grandi spazi naturali e terre agricole.”

Grazia Cavallini
I Verdi di Breggia

“Non asfaltiamo il futuro delle nuove generazioni! Cerchiamo soluzioni più sostenibili e che non intacchino ulteriormente il nostro prezioso territorio e la qualità dell’aria che respiriamo.”

Fabio Bossi
Responsabile regionale ATA

“Non possiamo più permetterci di perdere nemmeno un ettaro di terreno agricolo, il cemento e l’asfalto non ci daranno da mangiare! Ogni progetto autostradale si mangia prati, campi e pascoli. Salvate i contadini e le loro produzioni!”

Caroline Camponovo, Contadina

“USTRA ha dovuto ammettere che l'aumento della capacità della A2 con la terza corsia, porterebbe ad un aumento del traffico sulle strade cantonali e secondarie nel Mendrisiotto.
È questo che vogliamo per il nostro territorio?”

Jacopo Scacchi
Politologo

“Ampliando le autostrade si porta più traffico in città. E si buttano via 5 miliardi, che sarebbero spesi meglio altrove.”

Chiara Lepori Abächerli
Insegnante in pensione

“Più strade = più traffico: cerchiamo soluzioni più intelligenti allo smisurato ampliamento delle autostrade!”

Françoise Gehring giornalista

“Che tipo di Svizzera vogliamo? Una Svizzera vivibile, preservata e orientata al futuro, oppure vogliamo idee vecchie e un paese cementificato e rumoroso?”

Thomas Ruckstuhl
Vicepresidente ATA Svizzera

“Non è vero che il potenziamento delle strade nazionali allontanerebbe il traffico dalle città: le autostrade non portano alla destinazione finale che va raggiunta su strade locali, le quali la mattina e la sera sarebbero ancora più intasate.”

Grazia Bianchi
Cittadini per il territorio

Domande frequenti

L'espansione delle autostrade risolverebbe il problema del traffico?

No, l'ampliamento delle autostrade sarebbe solo una soluzione temporanea. Le nuove corsie richiamerebbero rapidamente un maggior numero di veicoli, generando presto nuovi ingorghi. I problemi del traffico non verrebbero risolti, ma peggiorati. La Svizzera finirebbe in un circolo vizioso di continua espansione di strade e autostrade.

I lavori per l'ampliamento provocherebbero disagi?

Il potenziamento delle autostrade richiederebbe anni e anni di “lavori in corso”, con cantieri che andrebbero a rallentare e ostacolare in modo importante la circolazione nei tratti coinvolti e non solo.

L'aumento della capacità autostradale avrebbe effetti sulla qualità della vita delle persone e sui costi per la collettività?

Il traffico causa importanti costi esterni: i gas di scarico e il rumore danneggiano la salute; il CO2 contribuisce al riscaldamento climatico che nuoce alle foreste, danneggia le colture ed è all’origine di fenomeni meteorologici estremi; nuove strade rovinano gli habitat naturali. Tutto questo ha costi che devono essere sostenuti dai cittadini e dalle cittadine.

Il potenziamento delle autostrade “ruberebbe” terreno ai contadini?

I sei progetti in votazione il 24 novembre farebbero sparire 400'000 m2 di preziosi terreni agricoli, pari a 60 campi di calcio. 

Quanto costerebbe il potenziamento delle autostrade su cui si vota il 24 novembre?

I progetti in votazione costerebbero la bellezza di 5.3 miliardi di franchi. Ma altri ampliamenti, fra cui quello fra Lugano Mendrisio, sono già in fase avanzata di progettazione, per un costo di oltre 30 miliardi.

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